Per la prima volta si espongono al pubblico capolavori del Rinascimento italiano provenienti dalla sterminata collezione grafica (circa tremila disegni e trentamila incisioni) donata al Louvre nel 1935 dagli eredi di Edmond de Rothschild.
Nella prima delle sale della Casa Buonarroti destinate da oltre vent’anni alle esposizioni temporanee il visitatore trova il particolare incanto di una sorta di prologo: il cosiddetto “Album gothique”: oltre venti disegni di un gotico internazionale di grande e singolare raffinatezza, tutti visibili recto/verso, che mostrano sul recto una sequenza di antichi castelli di fiaba, forse l’attrazione più singolare, nella loro colorata bellezza, di una esposizione che comprende tuttavia capolavori di artisti come Pisanello, Jacopo Salimbeni, Leonardo, Raffaello, Fra Bartolomeo, Benozzo Gozzoli, Maso Finiguerra, Nicolò dell’Abate, Perin del Vaga, Battista Franco, il Cavalier d’Arpino, e di altri protagonisti dell’arte italiana tra Quattro e Cinquecento.