Su Michelangelo e l’Ottocento la Casa Buonarroti conserva una vasta documentazione, testimonianze significative e pregevoli oggetti d’arte, in parte riuniti in queste due sale, e riferibili sia al mito che il secolo scorso costruì variamente intorno all’artista, sia alle celebrazioni fiorentine del settembre 1875, per il quarto centenario della sua nascita. I busti in gesso qui presenti giunsero nel palazzo proprio per quella occasione, con lo scopo dichiarato di abbellirne l’atrio. La Casa Buonarroti, costituita in Ente morale nell’aprile del 1859, partecipò con fervore alle celebrazioni: si inserì sul portone d’ingresso il busto bronzeo di Michelangelo, opera di Clemente Papi, si pose lo stemma di famiglia sull’angolo del palazzo, si esposero tutti i disegni michelangioleschi della Collezione della Casa; si collocò infine nel Cortile la grande aquila in pietra, ritenuta allora d’età romana, che ora campeggia al centro della saletta contigua. Ma il progetto più ambizioso, la decorazione a graffito della facciata, non poté essere attuato, e ne vediamo qui l’accurato disegno preparatorio, donato alla Casa dagli stessi autori.