Sono esposti in questa sala i due rilievi della prima giovinezza di Michelangelo, che sono l’emblema più vero e riconosciuto della Casa Buonarroti.
Michelangelo il Giovane li aveva sistemati all’interno delle sale secentesche del piano nobile: la Battaglia nella Galleria, sotto la grande tavola dell’Epifania di Ascanio Condivi, allora attribuita a Michelangelo; la Madonna nella Camera degli angioli, dove si trovava, e si trova tuttora, anche una replica bronzea del rilievo.
Nel 1875, la Casa Buonarroti fu un simbolo privilegiato delle celebrazioni fiorentine per il quarto centenario della nascita di Michelangelo; uno degli esiti dell’evento fu lo spostamento della Battaglia nella sala che ancor oggi l’ospita, intanto che veniva apposta una lapide commemorativa sotto l’Epifania.
La Madonna della Scala rimase invece a lungo nella Camera degli angioli, dove risulta registrata ancora nel 1896.
Testimonianze fotografiche dell’inizio del nostro secolo vedono però riuniti i due rilievi michelangioleschi nella stessa sala, dove rimasero per qualche decennio esposti insieme a pezzi delle collezioni di famiglia e a cimeli ottocenteschi.
Nei primi anni cinquanta del nostro secolo, quando cominciò a risultare inattuale l’allestimento del Museo, con le sale piene di oggetti riuniti spesso alla rinfusa, o disposti senza gerarchie qualitative o comunque di contenuto, cominciò a farsi strada l’esigenza di nuove soluzioni, che trovò il suo punto focale proprio in questa sala.
Lo studio dei non pochi tentativi di dare in essa corretto risalto ai due rilievi, a partire dagli anni cinquanta fino ai nostri giorni, è di grande interesse, anche perché permette di cogliere le incertezze e le difficoltà che la cultura del secondo dopoguerra continua a incontrare nel cimentarsi a livello museale con l’arte di Michelangelo.
Grazie alla generosa disponibilità della Fondazione Friends of Florence è stato possibile dar corso al restauro della Madonna della scala e della Battaglia dei centauri, condotto da restauratrici di provata esperienza come Daniela Manna e Marina Vincenti (2020-2022).
La spolveratura e la leggera pulitura cui sono stati sottoposti i rilievi, ha dato risultati tali da rendere inadeguato alla loro migliore valorizzazione l’allestimento preesistente: l’architetto Leonardo Stanta, da tempo responsabile degli allestimenti delle mostre di Casa Buonarroti, ha progettato nuove strutture che fanno risaltare, come gemme preziose incastonate, i due rilievi michelangioleschi; a completare l’opera ha contribuito infine la nuova illuminazione a LED, progettata da Lorenzo Querci, che consente la lettura di ogni dettaglio delle sculture restaurate e restituite all’ammirazione dei visitatori.
Anche il riallestimento della Sala dei marmi è stato reso possibile grazie a una donazione della Fondazione Friends of Florence.