Firenze, Casa Buonarroti, 8 luglio – 15 novembre 2015
Nel dicembre del 1515, a distanza di quasi un quarto di secolo dalla fine della costruzione della basilica di San Lorenzo, papa Leone X de’Medici decise di bandire un concorso per realizzare la facciata mancante. Questa mostra ha inizio dalla descrizione di quell’evento, al quale, narra Vasari, parteciparono Baccio d’Agnolo, Antonio da Sangallo il Vecchio (forse da correggere con il fratello Giuliano),
Andrea e Jacopo Sansovino, Raffaello e Michelangelo, che poi ottenne l’incarico.
Dopo una serie di studi culminati nella realizzazione del modello ligneo oggi conservato in Casa Buonarroti il cantiere della facciata fu avviato, ma poco dopo venne sospeso per volontà dello stesso Pontefice. Forse per la complessità del progetto, forse per il timore di confrontarsi col sommo Artista, per quasi due secoli il problema non venne più affrontato. Fu l’Elettrice Palatina Anna Maria Luisa, ultima rappresentante della Casa Medicea, a riaprirlo, facendo eseguire nella prima metà del ‘700 alcuni progetti; altri ne seguirono nell’800, come quelli accuratissimi di Pasquale Poccianti (1837), ma tutti rimasero sulla carta. Grazie al lascito di un privato cittadino, Francesco Mattei, il tema fu ripreso con grande impegno nell’aprile del 1900, quando fu bandito un concorso cui parteciparono ben cinquantatré architetti.
Considerando la complessità del tema e constatando che i settantaquattro progetti inviati avevano bisogno di modificazioni e perfezionamenti, fu deciso di bandire una seconda tornata e solo nel
1905 la Commissione giudicatrice, presieduta da Heynrich von Geymüller, scelse come vincitore il progetto dell’architetto Cesare Bazzani. Le polemiche che seguirono furono tuttavia così accese che l’Amministrazione comunale decise ben presto di abbandonare definitivamente l’impresa e di dividere il lascito Mattei fra otto chiese fiorentine.
Attraverso gli studi condotti da Zeffiro Ciuffoletti, Veronica Ferretti, Pietro Ruschi e Massimiliano Savorra, in questa mostra si è inteso dar conto delle vicissitudini che nel corso dei secoli passati hanno riguardato l’“impossibile” completamento della facciata della basilica di San Lorenzo: infatti, pur non avendo avuto alcun esito, esse, sotto il profilo culturale e artistico, ma anche politico, costituiscono una preziosa, affascinante testimonianza della storia di Firenze e, per alcuni aspetti, dell’intera nazione.