Michelangelo Buonarroti
Pianta per la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini
1559 circa
matita nera, penna, acquerello e biacca,
428 x 386 mm
inv. 124 A
Nel 1559 fu richiesto a Michelangelo ottantaquattrenne un progetto per la chiesa della nazione fiorentina a Roma, che doveva sorgere tra la sponda del Tevere e via Giulia, ed essere dedicata a san Giovanni, patrono di Firenze, e ai santi Cosma e Damiano, patroni della famiglia Medici.
L’idea, nata ai tempi del papa mediceo Leone X, aveva ora l’appoggio del duca di Firenze, Cosimo I dei Medici.
Questa splendida testimonianza della vecchiaia di Michelangelo rappresenta la fase conclusiva della progettazione, che comprende al centro un altare circondato da otto paia di colonne e agli angoli quattro cappelle: si tratta del progetto che fu prescelto e da cui Tiberio Calcagni, allievo dell’artista, trasse una copia da sottoporre a Cosimo dei Medici nel 1560.
Il disegno rivela quanto Michelangelo modificasse i propri progetti mano a mano che andava avanti a disegnare. Infatti l’aspetto nerastro di alcune zone della pianta, così diverso dalla parte centrale con l’altar maggiore, indica i punti in cui Michelangelo corresse e ricorresse il disegno, intervenendo con la penna e il pennello sopra la biacca ancora umida.
La complessa costruzione di questa pianta appare realizzata a partire da una serie di cerchi realizzati con il compasso, di cui si vedono ancora le tracce.
Il progetto di Michelangelo per San Giovanni dei Fiorentini non fu realizzato; la costruzione della chiesa, tuttora esistente, fu iniziata nel 1582 da Giacomo della Porta, che mise in opera una pianta a croce latina, e terminata soltanto nel 1614, con l’intervento di Carlo Maderno.