Carocci editore 2024
Il volume propone una prospettiva inedita sulla poesia di Michelangelo che, coniugando il rigore storico-filologico con una prospettiva attualizzante, mette in rilievo i temi della soggettività, della creatività e dell’identità che stanno al cuore della scrittura rizomatica dell’artista. Dalla lettura delle poesie di Buonarroti emerge un’ansiosa interrogazione sul pericolo e sulle possibilità, per il singolo soggetto, di cambiare pelle, di trasmigrare nell’altro da sé. Citando dogmi teologici e dottrine filosofiche, ma anche attingendo all’immaginario collettivo del Doppelgänger, egli si interroga sul rapporto fra corpo e anima, fra bellezza, individualità e creatività. Il suo soggetto lirico è un io-pelle: letto in relazione ai suoi componimenti e ai concetti psicoanalitici dell’io-pelle e dell’estimità, lo sconvolgente autoritratto in cui, nel Giudizio universale della Cappella Sistina, il volto di Michelangelo ci guarda attraverso la pelle di san Bartolomeo acquista così un nuovo significato.